Erano molti anni che volevo andare in Norvegia e quando un mio carissimo amico ha organizzato il viaggio e mi ha invitato, ho colto la palla al balzo e sono partito!
Scopo principale era vivere l’esperienza dell’aurora boreale, ma facendo un pò di ricerca ho scoperto che la Norvegia offre molte altre attività per vivere a pieno il territorio, dai fiordi ai tour con slitta trainata dai cani fino alla possibilità di passare la notte in tende Sami, in attesa di poter vedere l’aurora.
Ma facciamo un passo per volta!
Il viaggio è durato 3 giorni nella prima settimana dello scorso dicembre.
Il clima nell’area dei Fiordi, quindi la parte che si affaccia al mar di Norvegia, è caratterizzato da condizioni spesso mutevoli in pochi minuti, si passa dal cielo stellato e limpido ad una bufera di neve improvvisa, quindi non demoralizzarsi è fondamentale.
La pianificazione è sempre il cuore di un progetto di questo tipo e una guida/fixer in loco fa la differenza.
In queste situazioni arrivare preparati è fondamentale per riuscire a portare a casa qualcosa di buono, e per fortuna abbiamo trovato una guida italiana giovane ma molto esperta che ci ha aiutato ad ottimizzare i 3 giorni a disposizione.
Durante la preparazione pre-viaggio ho cercato di analizzare quali problemi avrei dovuto affrontare.
Primo fra tutti sicuramente il grande freddo; un valido consiglio che mi è stato dato è quello di vestirsi a strati per poter gestire al meglio le varie situazioni, anche perché spesso non è possibile tornare in albergo a cambiarti.
Quindi l’abbigliamento è una cosa a cui fare grande attenzione…se hai freddo lavori male; mani e piedi saranno i più sensibili a questo aspetto e difficilmente ne sarete esonerati anche perché si passa molto tempo in piedi al freddoo e tante volte con i guanti imbottiti non si riescono a gestire i comandi della macchina fotografica.
L’altro aspetto è la scarsa luce e quando dico scarsa intendo praticamente buio, infatti in quel periodo tranne qualche ora tra le 9,30 e le 11 del mattino dove il sole non faceva comunque mai capolino (una sorta di alba/tramonto senza sole), la percezione generale era quella di notte inoltrata.