Nasce tutto dall'esigenza di andare verso l'infinito ed oltre...di oltrepassare i limiti che l'esistenza ci offre.
In particolare oltre ciò che vediamo...riuscire in qualche modo ad attraversare gli ostacoli e le barriere che mettiamo davanti a noi stessi per difenderci dagli altri, soprattutto da chi sta difronte.
Prima di tutto un viaggio che parte dalla mia pelle, con l'intenzione di tendere la mano all'altro permettendogli di uscire allo scoperto, liberandosi dalle gabbie invisibili che lo circondano.
La fotografia come celebrazione di un’esperienza condivisa tra me ed il soggetto.
Parte tutto dalle percezioni, da come influenziamo e ci lasciamo condizionare dal mondo che ci circonda.
Non la meta ma il percorso per arrivarci.
Attraverso le mie immagini tento di riportare a casa le persone, nel luogo da cui sono partite, ripercorrendo il percorso a ritroso per ritrovare la strada.
Le fotografie che faccio vengono stampate appositamente in formati molto grandi e messe difronte al soggetto ripreso.
Questo processo obbliga il soggetto a doversi confrontare con se stesso in un percorso di accettazione del se.
Sempre proiettati a guardare fuori, dimentichiamo che tutto parte dall’interno, dal nostro background, da chi siamo, dai nostri desideri più profondi.
Tutto ciò di cui abbiamo è già dentro di noi.
Questa è la mia direzione, ciò in cui mi sento proiettato ed attratto allo stesso tempo.
La mia fotografia è essenziale come essenziale e sobrio vuole essere il mio rapporto con l’altro, quasi crudo, irruente, a volte sfrontato.
Nessuna mezza misura…tutto o nulla…come agli ultimi atti di una partita di poker…all-in.
La mia attrezzatura deve assecondare questo sentimento.
Il mio brand è Fujifilm.
Mi divido tra serie X (aps-c) e GFX (medio e largo formato), in relazione al mio obiettivo finale.
Fujifilm X100F: è una delle mie preferite, fin dalla sua prima comparsa sul mercato; macchina tutto fare che porto sempre con me. Versatile e di altissima qualità, la utilizzo sopratutto per il ritratto ambientato.
Il suo obiettivo Fujifilm 23mm f2 è perfetto in qualunque situazione.
Fujifilm X-T3: è la macchina ideale per qualunque genere, sia fotografico che video.
Nella sua 4° release ha raggiungo davvero traguardi importanti in ogni suo aspetto.
La utilizzo prevalentemente in esterno abbinata con il Fujifilm 56mm f1.2 ed il Fujifilm 23mm f1.4. Come lente intermedia possiedo un Mitakon 35mm f0.95 (manuale), dove la sua importante apertura di diaframma permette di guadagnare oltre che in luminosità anche in profondità di campo.
Ognuna di queste lenti a modo suo è parte della mia visione, di come il mio occhio vede quando compongo un’immagine; spesso non sento nemmeno il bisogno di inquadrare nel mirino per sapere quale sarà il risultato.
In studio il medio formato diventa padrone della scena.
Le resa che i grandi formati hanno mi ha sempre affascinato.
La ridottissima profondità di campo rende questo formato ideale per ciò che intendo enfatizzare.
I ritratti fatti con il medio e largo formato hanno la capacità di proiettarti all’interno dell’immagine, dritto al cuore del messaggio.
Fujifilm GFX50S: prima nel suo genere, interpreta perfettamente l’eredità lasciata dal medio formato analogico. La utilizzo spesso con il Fujifilm XF63mm f2.8 ed Fujifilm XF110mm f2.
Fujifilm GFX100: ultima nata in casa Fujifilm, sigla definitivamente il successo di questa scommessa in cui la casa giapponese ha investito. In questo momento non riesco ad usare altro. Sono completamente stregato dalla ricchezza tonale e dalla densità di dettagli. I file che produce sono davvero piacevoli da lavorare.
Fujifilm XF110 f2: obiettivo di straordinaria bellezza, è la lente che utilizzo maggiormente nella fotografia di ritratto. A diaframma completamente aperto è molto complicata da utilizzare a causa dei piani focali molti ridotti, ma la sua resa supera ogni aspettativa.
Fujifilm XF63 F2.8: quando ho bisogno di maggiore spazio all’interno dell’inquadratura è la lente che scelgo. Equilibrata e leggera allo stesso tempo. Per il ritratto a figura intera è insuperabile.
Godox SL60W: Normalmente in esterno ed in alcune situazioni ambientate lavoro con la luce naturale, in studio amo invece moltissimo la luce continua dei proiettori a Led, in particolare Godox SL60W, sorella minore dell’SL200W che spesso uso in combinata.
Amo moltissimo la luce in tutte le sue forme e tutto ciò che in qualche modo la possa modificarla, trasformarla e distorcerla, quindi utilizzo spesso modificatori, lenti e prismi.
Sono molto fotosensibile e con me non devono mai mancare i miei occhiali da sole di legno.
Quando per ragioni di estrema praticità non posso portare con me l’attrezzatura, Iphone Xr diventa uno strumento utilissimo.
Ultimo ma non ultimo POCKET SIMON che utilizzo per mantenere la concentrazione o per svagare la mente.
Grazie :)